Vino in estate: si può!

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Il vino in estate si può eccome! Per molti temperature estive uguale birra: certo ma anche il vino può essere un ottimo compagno di pranzetti leggeri sotto l’ombrellone o romantici tramonti in spiaggia. Ad alcune condizioni. 

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Abbiamo già chiarito, in altre occasioni, che le temperature di servizio più gradevoli nel caldo estivo, non sono prerogativa dei soli bianchi. 

Innanzitutto chiariamo che quando si parla di “temperatura ambiente” ci si riferisce, convenzionalmente, a 16-18°C (e non certo all’”ambiente” di queste roventi giornate!); inoltre una rinfrescante, bassa temperatura di servizio è adatta anche ai rossi, purché giovani, freschi, possibilmente dotati di sapidità, senza tralasciare la piacevolezza dei nostri rossi vivaci, stuzzicanti con la loro tipica schiumetta), per esempio il nostro Bombarda. Essa risulta perfetta anche con i rosati, giovani e molto spesso caratterizzati da note minerali, come ad esempio il nostro Pinot Rosato.

Sia i rossi sia i rosati saranno perfetti con quei piatti che, pur estivi, possono mandarci in crisi nell’abbinamento per via del loro sapore spiccato: per esempio le classiche grigliate di carne e salamella, o, anche, i brodetti di pesce ricchi di spezie. 

vino in estate


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Siamo al ristorante e arriva finalmente in tavola il vino che abbiamo scelto con cura, anche  grazie alle informazioni raccolte durante l’anno sul Blog di Cantine Rossella: freddo, proprio come abbiamo chiesto al cameriere, ma, dopo qualche minuto, assaporando il primo sorso, ci rendiamo conto che il vino ha già perso la corretta temperatura di servizio. Come fare?

Semplice: non scordate di chiedere al cameriere di servire la bottiglia corredata di “glacette”. In questo modo la temperatura corretta si terrà costante, preservando anche il nostro godimento. Mai usare il ghiaccio, se non all’esterno della bottiglia mi raccomando!

secchiello satinato con logo cantine rossella


Se siamo a casa, e non ci siamo ancora organizzati con un bel secchiello come quello qui a fianco (qui lo potete acquistare), potete usare una caraffa larga o un pentolone che preparerete con ghiaccio, un po’ di acqua e un po’ di sale grosso (che serve a velocizzare il processo di scioglimento del ghiaccio e, quindi, a raffreddare più velocemente l’acqua).

Se possibile evitiamo di mettere la bottiglia in freezer, se non per pochi minuti: ricordiamo sempre che il vino è un prodotto “vivo” e quindi alterabile.


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Ebbene sì! Inauguriamo questo termine, che ci introduce a delle regole di corretto eno-comportamento.

Proseguendo nella nostra immaginaria giornata balneare, abbiamo lasciato il ristorante e siamo tornati in spiaggia, conservando nella nostra borsa frigo una bella bottiglia di bianco frizzante (magari il nostro Ventesimato?) da sorseggiare al tramonto, accompagnandolo con delle olive condite e qualche focaccina acquistata al mattino al forno sotto casa. Anche se siamo accaldati, affamati e assetati, limitiamoci a sorseggiare e non scolare il vino nel bicchiere. Per dissetarci usiamo l’acqua e, in questo modo, riusciremo a dedicare al vino la giusta attenzione e quella lentezza che merita e che, sola, può regalarci emozione. 

Un piccolo accorgimento per conservare la giusta temperatura può essere quello di non impugnare il bicchiere con tutta la mano ma limitarci a tenerlo, elegantemente, per lo stelo.

Perché… sì: noi vi consigliamo il calice anche in spiaggia al posto del bicchiere di plastica (peraltro inquinante). 

Lo sappiamo: è complicato e c’è sempre il timore di romperlo, ma vuoi mettere l’eleganza del calice (non necessariamente cristallo: un robusto vetro può risultare più resistente), con la brillantezza delle bollicine, rese più vivide dalla luce del tramonto?

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Avete l’acquolina in bocca? Via abbiamo fatto venir voglia di vino & vacanze? E allora BUONA ENO-VACANZA a tutti!