Tutti noi sappiamo che il 19 Marzo si festeggiano i papà.
Ma sapete come nasce questa festività?
Pare che le origini vadano ricercate negli Stati Uniti, dove una ragazza, durante un sermone in chiesa che celebrava la figura materna, ebbe l’idea di una giornata dedicata al papà.
Da quel momento Sonora Smart Dood (questo il suo nome), si diede da fare fino ad ottenere che il 19 giugno 1910 fosse istituito il primo Father’s Day. Attenzione alla data: il 19 Giugno era il compleanno del suo papà! Davvero un esempio di devozione filiale quello di Sonora!
Successivamente l’idea si diffuse in diverse parti del mondo, tra cui l’Italia, dove la giornata venne fatta coincidere con la festa di San Giuseppe, (appunto il 19 Marzo), considerato esempio emblematico della figura paterna. Inizialmente, peraltro, la data segnava una festa nazionale, poi ridotta ad una ricorrenza, che, soprattutto nelle famiglie con bimbi piccoli, continua a rivestire particolare importanza.
In Italia si festeggia con le famose “zeppole”, dolci tipici con varianti diverse a seconda della regione, e con lavoretti dedicati nei quali tutti noi ci siamo cimentati ai tempi dell’asilo. Inoltre, in diverse regioni, in contesti contadini, si organizzano dei falò che, un tempo, servivano ad eliminare i residui e gli scarti del raccolto dei campi, in una sorta di rito di purificazione agraria, di evidente derivazione pagana.
E nelle altre parti del mondo?
Nei paesi di tradizione cattolica, come il portogallo e la Spagna, si segue il modello italiano del mese di Marzo.
Oltre agli Stati Uniti, questa ricorrenza è nota anche in altri paesi di origine anglosassone che festeggiano infatti nel mese di Giugno.
Come, ad esempio, Francia, Olanda, Ungheria e Perù.
In Germania, invece, la Festa del Papà coincide con il giorno dell’Ascensione, celebrato 40 giorni dopo Pasqua e si chiama Männertag o Herrentag, ossia “giorno degli uomini”. In quell’occasione, i padri tedeschi sono soliti girare con dei carri chiamati Bollerwagen (trainati da buoi o da altri uomini) e pieni zeppi di cibi tradizionali e bevande alcoliche.
Ancora diversa è la Festa del Papà in Russia, dove si predilige l’aspetto civico e politico dell’uomo impegnato a difendere la patria e i suoi cari. Questo giorno infatti si chiama “Festa dei difensori della patria” e cade il 23 febbraio. Dal 2016 però anche Mosca ha indetto una giornata simile a quella celebrata in Italia. L’obiettivo? Dare un’immagine sana e positiva del padre inteso come figura educativa.
Anche in Danimarca la festa del papà è collegata ad una ricorrenza di carattere civico, poiché cade nel Giorno della Costituzione: il 5 Giugno.
Infine in Oriente si segue per lo più la tradizione anglosassone, privilegiando la terza domenica di Giugno, ad eccezione della Thailandia che festeggia il 5 dicembre, il giorno del compleanno del Re Rama IX (deceduto nel 2016), il “padre della patria” che regnò con autorità per oltre 70 anni.
In Australia, invece festeggiano nella prima domenica di Settembre, e i papà, in questa occasione, godono di particolari sconti e offerte in diversi negozi dei centri commerciali. Decisamente tutt’altro spirito!
Ma il vero tema della festa del papà è, da sempre, il regalo!
Cosa regalargli?
Cravatte, pantofole, portafogli, vestaglie, pigiami e, un tempo, pipe a profusione! Non ci si può definire papà se non si possiede, in qualche angolo del proprio armadio, una discreta collezione di questi regali.
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