La vite e la neve. Amiche o nemiche?

“sotto la neve c’è il pane”

Si tratta di un vecchio detto popolare particolarmente diffuso nelle civiltà contadine. Una frase che, da sola, chiarisce ogni possibile dubbio sugli effetti della neve sull’agricoltura, e, quindi, anche sulle vigne.

Negli ultimi giorni a Santa Maria della Versa ci siamo svegliati avvolti da un silenzio “bianco” e dolce, da un profumo difficilmente descrivibile a parole ma unico e indelebile nella memoria di chi lo conosca. Ma, soprattutto, ci ha avvolti un senso rassicurante di calma e tempo dilatato, confortati dalla consapevolezza che tutto sarebbe andato bene.

Infatti la neve, per chi coltiva la terra, è sinonimo di “cose buone”.

vigneto innevato
vigneto innevato

I benefici della neve: protezione, irrigazione e prevenzione.

Innanzitutto funziona come una soffice e avvolgente coperta. Può apparire paradossale ma la neve protegge dal freddo, agendo da isolante termico, evitando che il terreno sottostante vada sotto lo zero.

Inoltre consente un’irrigazione continua, graduale ed equilibrata, cedendo acqua in modo dolce e assimilabile in modo naturale.

Infine rallenta l’attività di funghi e muffe, con un’azione protettiva anche nei confronti di rischiose alterazioni.

Un discorso a parte merita invece la questione relativa alle strutture e agli impianti realizzati dall’uomo intorno alle viti. Infatti l’unico rischio davvero reale legato ad abbondanti nevicate è proprio che vengano danneggiate le strutture e gli impianti di allevamento.

vigna cantine rossella

Quindi possiamo affermare che la neve faccia bene?

Potremmo ben dire di sì! Infatti sapete come prosegue il proverbio che abbiamo ricordato prima?

“… sotto la pioggia la fame” ad indicare come siano ben altri i pericoli per le vigne.

Ma la neve in vigna non è solo sinonimo di quiete, riposo e inattività.

Anche con la neve, in determinate e fortunate aree geografiche, con determinate condizioni atmosferiche e climatiche, possiamo godere dei suoi frutti.

Vuoi sapere di cosa stiamo parlando?

Prova ad indovinare e… Stay tuned!

Come riciclare il sughero dei tappi

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Eccoci al secondo importante materiale che, nel mondo del vino, ricopre un ruolo da protagonista: il sughero, utilizzato per consentire al vino una maturazione armonica e naturale. La scorsa settimana abbiamo approfondito le modalità di riciclo del vetro, oggi ci poniamo un’altra importante questione: come riciclare il sughero dei tappi.

Come si ricicla il sughero dei tappi?

Lo sapevi che il sughero è un materiale riciclabile al 100%? Per questo, viene definito materiale naturale circolare.

Ecco perché Cantine Rossella continua a preferire questo materiale per i propri tappi, oltre che per ragioni di miglior efficacia e resa qualitativa della tappatura.

Innanzitutto, una volta stappata la bottiglia, puoi riutilizzare il tappo per richiuderla e riporla. Se invece dovessi decidere di disfartene, ecco come devi fare per riciclare il sughero dei tappi.

Poiché il sughero è un “legno”, dal momento che costituisce la corteccia delle querce da sughero (circolare, perché la corteccia si rinnova naturalmente), è naturale e completamente biodegradabile, quindi può essere buttato nell’umido o, magari, sbriciolato e mescolato al terriccio delle piante casalinghe.

Non sempre, però, è consigliabile risolvere con l’umido. Innanzitutto perché a volte i tappi contengono colle alimentari (che tengono insieme il sughero macinato) che potrebbero non essere adatte allo smaltimento nell’umido. Inoltre, in alcuni Comuni sono previste delle isole ecologiche proprio per la raccolta dei tappi

Infatti per il sughero (anche in ragione della sua preziosità, dal momento che la corteccia della quercia ha bisogno di 25-30 anni per rinnovarsi e raggiungere le dimensioni giuste) è previsto un conferimento specifico, che ne consente il reimpiego selettivo, principalmente per usi legati alla bioedilizia e ai bioarredi. 

Purtroppo le associazioni che si occupano di raccogliere i sugheri per questo riciclo etico non sono presenti in tutto il territorio nazionale, quindi occorre essere determinati nel raccogliere le giuste informazioni che possano ben indirizzarci. Nella vostra zona di residenza non ci sono associazioni che si occupino di raccogliere il sughero?

Qualche idea per un riciclo “virtuoso”

Oltre al riutilizzo come fertilizzante, che abbiamo già citato, il sughero ha anche un’insospettabile capacità assorbiodori e assorbiumidità. Per questo potreste provare a posizionare qualche rondella, ottenuta “affettando” il vostro tappo, qua e là nel frigorifero.

Siete dei creativi, dotati di una buona manualità? Utilizzate i tappi come dei segnaposto a tavola: sarà sufficiente ritagliare a metà il tappo, praticandovi in superficie un’incisione nella quale inserire un cartoncino su cui scrivere i nomi dei commensali. Oppure potreste realizzare un funzionale sottopentola, allineando un certo numero di tappi e tenendoli insieme tra di loro con un po’ di colla, legandoli esternamente con un bel nastro colorato.

Guardate in questo video che bell’idea che ha avuto il nostro Luca!

Campagna raccolta: dal 23 Febbraio al 31 Maggio 2022

Siete poco creativi o avete poco tempo? Niente panico: ci pensiamo noi!

Ogni volta che, in occasione di una consegna di vino, riuscirete ad affidare al nostro fattorino un sacchetto con 50 dei nostri tappi di sughero, avrete in premio ben 3 bottiglie di Bombarda.

Cosa aspettate? Cominciate la raccolta! Quando farete l’ordine, basta richiedere la nostra bag portatappi e sarà più facile raccoglierli.

E ricordate: ognuno può dare un contributo e fare la differenza… anzi, la differenziata!