Degusta in vigna

Ci sono incontri che sembrano scritti, nati per attrazione, per condivisione di interesse, valori, passioni. Quando l’incontro è quello giusto, scatta la scintilla, ed è subito entusiasmo, inventiva, creatività, condivisione… anche di bottiglie!

Dal desiderio di condividere con i nostri clienti incontri ed esperienze della nostra sommelier Michela Farina, e di mettere a loro disposizione i risultati e i frutti di queste combinazioni, nasce l’idea della:

Degustazione in vigna.

Il 27 Maggio 2023 partiremo per un bellissimo viaggio!

Destinazione: Cantine Barberis

Questa cantina, a conduzione famigliare, è già nota ai clienti grazie all’incontro con lo Chardonnay da macerazione pellicolare.

Siamo in Alta Langa, località Cortemilia. Provincia di Cuneo sì ma in una zona più verace della blasonata Langa di Barolo e Barbaresco, quindi più giovane e fresca.

Colline non molto alte ma molto ripide: tanto da giustificare, già a metà dell’800, la determinazione dei monaci nel ritagliarvi dei lembi di terra che potessero essere coltivati ben presto a vite, dato l’elevato potenziale, dando così forma ai terrazzamenti, divenuti, recentemente, patrimonio dell’Unesco.

Forte escursione termica e correnti salmastre, provenienti dalla Liguria, regalano a questa terra vini ricchi di aromaticità, freschezza e struttura.

Il contatto diretto con i nostri clienti, che da sempre ci contraddistingue, ci consente il prezioso privilegio di raccoglierne e accoglierne desideri, istanze, esigenze.

Finalmente realizziamo una delle loro richieste più ricorrenti: incontrarci per degustare tutti insieme.

Siamo felici di invitarvi a passeggiare tra i filari di quelle colline ripide, toccare con mano i muretti a secco, scoprire le sale che ne ospitano le botti.

Il programma della giornata prevede la visita delle vigne e delle cantine in compagnia del produttore Stefano Barberis, seguita dalla degustazione guidata delle produzioni più rilevanti a cura della Sommelier di Cantine Rossella, Michela Farina.

Sappiamo che tra i nostri clienti ci sono persone curiose e desiderose di conoscere e scoprire non solo il vino ma le storie e gli uomini che lo hanno sognato e realizzato.

Questa è l’occasione per farlo tutti insieme in quella che si prospetta come una bellissima giornata!

Programma:

  • Arrivo h 10
  • Visita delle vigne
  • Visita della cantina
  • Degustazione guidata alla cieca di 3 vini con cenni di vitivinicoltura, accompagnati da prodotti locali in abbinamento.

Alla fine della giornata verrà rilasciato un Attestato di partecipazione alla degustazione.

Quota a persona: € 45

Poiché l’evento è a numero chiuso, affrettati a prenotare per assicurarti un posto.

Le adesioni verranno raccolte entro e non oltre il 20 Maggio 2023

“Degustazione alla cieca”: in cosa consiste

degustazione alla cieca

1° caso: un amico d’infanzia ci regala una bottiglia di vino, decantandocene caratteristiche e qualità, e rapporto qualità-prezzo. 

2° caso: abbiamo ottenuto un aumento di stipendio: decidiamo di trattarci bene e di acquistare una bottiglia “di quelle buone” nell’enoteca in centro da cui, di solito, dobbiamo tenerci alla larga.

3° caso: la nostra adorata moglie compie gli anni: è il caso di festeggiare nel ristorante stellato e di ordinare la bottiglia suggerita dal sommelier.

4° caso: con gli amici di sempre facciamo il giro delle cantine assaggiando i vini proposti in compagnia di taglieri di salumi locali.

5° caso: acquisto la bottiglia di vino al supermercato, lasciandomi guidare dall’istinto.

Sono alcune delle situazioni durante le quali ci troviamo a degustare del vino.

Abbiamo mai riflettuto su quanto il tipo di situazione, la compagnia, la forma della bottiglia, l’etichetta e il suo contenuto vadano a condizionare il nostro giudizio?
Ve lo diciamo noi: davvero tantissimo.

A tal punto che sembrerebbe quasi impossibile esprimere un giudizio davvero oggettivo. In realtà i degustatori di professione, in particolare quelli preposti ad emettere valutazioni qualitative che poi andranno sulle guide, seguono protocolli rigorosi.

Ma, pur non essendo dei professionisti, possiamo cimentarci in un tipo di degustazione che, seppure non annulli completamente i condizionamenti esterni, li limita notevolmente. Ci riferiamo alla cosiddetta degustazione “alla cieca”.

La degustazione “alla cieca”

degustazione alla cieca

Consiste nel procedere nel percorso degustativo senza poter vedere né la bottiglia, con etichetta e retro, né conoscerne tipologia, azienda produttrice o provenienza geografica. Per questo motivo, si serve il vino da una bottiglia “vestita”, ossia coperta perché non se ne veda l’etichetta, e, in alcuni contesti, utilizzando addirittura un calice coprente.

L’obiettivo è di mettere alla prova i nostri sensi, dei quali, com’è noto, utilizziamo solo in parte l’enorme potenziale. Il percorso degustativo, a prescindere dalla corrente didattica a cui si faccia riferimento, si avvale dell’utilizzo sapiente e codificato dei tre sensi di vista, olfatto e gusto. In realtà, secondo illustri opinionisti, si potrebbe includere in questo elenco anche il tatto (per le informazioni che ci fornisce sulla temperatura del bicchiere) e l’udito, per il promettente “glu-glu” che anticipa quanto gusteremo di lì a poco.

Tutti questi sensi possono divenire, se ben addestrati, strumenti infallibili di analisi: quasi svolgessimo un’indagine investigativa, possono restituirci se non il nome del vino o dell’azienda produttrice (ma ai più bravi riesce anche questo!), le caratteristiche organolettiche del vino. Quindi, con buona approssimazione, zona di provenienza e restringere la rosa di vitigni da cui esso può avere avuto origine.

Ognuno di noi è dotato di una sorta di archivio interiore, nel quale sono custodite sensazioni ed esperienze che, grazie a stimolazioni sensoriali, ci possono tornare alla memoria, restituendocene nome, luogo, persone, emozioni.

Il segreto è la concentrazione, il rispetto fedele delle tecniche degustative, e (ciò che più ci piace!) l’esercizio e l’allenamento. Può aiutare munirsi di un quaderno su cui prender nota, accanto al nome del vino, di caratteristiche e sensazioni, fino a creare un proprio personalissimo catalogo di esperienze ed emozioni.

Perché quando si tratta di vino è sempre di emozioni che si tratta.