Nelle prossime settimane, i nostri clienti che amano imbottigliare da sè, riceveranno le damigiane del vino targato 2019.
Noi di Cantine Rossella abbiamo il privilegio di conoscere i nostri clienti quasi uno per uno e di riuscire a intrattenere con loro piacevoli e periodiche conversazioni nel corso dell’anno.
Fra i più frequenti quesiti che ci vengono posti, tramite il Servizio Clienti, c’è l’imbottigliamento e le problematiche ad esso connesse.
Ecco, quindi, per tutti voi, un piccolo vademecum sull’argomento.
- Lasciar riposare le damigiane per qualche giorno dopo averle ricevute, prima di procedere con l’imbottigliamento (durante il viaggio, infatti, possono essere sottoposte a sballottamenti).
- Munirsi di bottiglie (o bottiglioni) nuovi o non troppo riutilizzati, ben puliti e/o ben asciugati.
- Individuare un giorno adatto per procedere con l’imbottigliamento, seguendo le indicazioni contenute nel lunario consegnato dai nostri fattorini con le damigiane.
- Fare attenzione alle condizioni climatiche: che non ci sia pioggia in arrivo, non ci sia vento, che -possibilmente- ci sia un bel sole.
- Le condizioni della cantina o del luogo in cui si opera e si prevede di conservare le bottiglie. Oltre alla pulizia, bisogna badare alla temperatura, al tasso di umidità, e, nel caso, alla presenza, nei pressi, di binari del tram o passaggi della metropolitana, che potrebbero comportare scossoni frequenti.
- I tappi: si tratta di una annosa questione, resa ancor più complessa dall’arrivo sul mercato di tappi realizzati con vari materiali alternativi al sughero (argomento che, temporaneamente, tralasciamo perchè molto articolato).
Il “manuale del provetto imbottigliatore” suggerirebbe l’utilizzo di tappi di sughero e bottiglie da 750 ml. (minore volume=minori possibilità di sviluppo di alterazioni dovute al contatto con l’aria).
In realtà, la questione si può facilmente risolvere chiedendosi cosa ci si aspetta dal vino che si sta imbottigliando.
Si vuole “far cantina”?
Ossia si desidera metter via le bottiglie e invecchiarle o semplicemente osservare gli effetti di un lieve affinamento?
Oppure si prevede di consumare le bottiglie quotidianamente o, comunque, entro l’anno?
La risposta a questa domanda può fornirci una guida nella scelta dei tappi da usare e, in generale, di tutti gli altri materiali che occorrono. Maggiore è il tempo previsto di conservazione delle bottiglie, maggiore dovrà essere la nostra attenzione e le risorse economiche e di tempo che si vogliono utilizzare.
Peraltro, bisogna tenere a mente che, contrariamente a quanto comunemente si pensi, l’imbottigliamento è da considerarsi parte integrante del ciclo produttivo di una bottiglia di vino, e non un semplice passaggio da un contenitore all’altro.
Chi decide di imbottigliare il nostro vino in casa deve innanzitutto e soprattutto divertirsi e sentirsi parte di un processo di nascita e sviluppo, che avrà il suo epilogo in una bella bottiglia da gustare e condividere con gli amici e i famigliari.
Per questo motivo il nostro team di esperti e sommeliers è sempre a disposizione al Servizio Clienti per aiutarvi e consigliarvi.
Contattateci e l’imbottigliamento in casa diverrà una splendida avventura!