Avete ammirato le nostre Gift Card pensate per San Valentino, ce le avete chieste “neutre”, da adattare a ricorrenze diverse, come un abito cucito addosso.
Ma non potevamo ignorare la ricorrenza che più di tutte merita un dono, pensato in esclusiva, perché l’unica che vede ognuno di noi protagonista esclusivo per un intero giorno: il compleanno.
Ma voi sapete qual è l’origine di questo festeggiamento?
Se ne hanno tracce documentate nella Grecia antica, anche se già nella Mesopotamia e in Egitto pare che venisse attribuita grande importanza alla data di nascita, perché alla base delle interpretazioni astrologiche. Si parla di astrologia, infatti, proprio tra i Babilonesi, fin dal IV° sec. A.C. (in realtà fin dal 3000 a. C. venivano fatte previsioni in base alla posizione dei pianeti).
Già allora gli auguri fatti al festeggiato avevano la funzione benefica di allontanare sventure e disgrazie.
Ma ci sono altre curiosità legate al Compleanno:
- Sapevate che il termine Genetliaco è quello più raffinato per indicare il giorno della nascita: viene utilizzato spesso per personaggi famosi.
- Le candeline: con lo spegnere le candeline si forma del fumo che, salendo verso il cielo, porta con sé i desideri espressi.
- Qual è il giorno in cui nascono più bambini, e, quindi, in quale giorno si festeggiano più compleanni?
Secondo una ricerca condotta da Amitabh Chandra dell’Università di Harvard, il giorno in cui nascono più bambini è il 16 settembre.
- Ma chi è nato il 29 Febbraio quando festeggia il proprio compleanno?
Alcuni il 28 Febbraio, altri il 1 Marzo, ma ogni quattro anni il 29!
- Infine non possiamo non ricordare la bellissima abitudine di festeggiare i compleanni (e non solo) con un bel brindisi e, magari, un tintinnare di calici. Il gesto è molto affascinante e fa venire l’acquolina in bocca ma la sua origine non è altrettanto rassicurante. La conoscete?
Nel Medioevo, quando il vino veniva servito in occasione dei banchetti, alla presenza di dignitari e nobili, il Signore del castello e del territorio circostante, faceva tintinnare il proprio boccale (non si usavano ancora i calici), provocando schizzi di vino tutt’intorno, allo scopo di prevenire eventuali (e tutt’altro che rari) tentativi di avvelenamento spesso da parte proprio dei suoi sodali. Oggi per fortuna nessuna traccia è rimasta di questi cattivi auspici e quando avviciniamo i nostri calici lo facciamo semmai con l’urgenza di assaggiarne il contenuto.
Vi abbiamo convinti dell’importanza del Compleanno?
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