Donne e vino: Cesarina, madre dei fratelli Rossella

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I fratelli Rossella ci raccontano il legame tra donne e vino attraverso la figura della madre Cesarina, punto di riferimento nella tradizione di famiglia.

Donne e produzione di vino: un legame sempre più significativo

La relazione tra donne e vino è da sempre ricca di eventi e profondamente significativa.

La Storia ci consegna figure illustri che, talvolta affrancandosi dal ruolo subalterno a loro predestinato, hanno lasciato il segno in un modo di cui noi, ancora oggi, godiamo (è proprio il caso di dirlo).

Ne è un noto esempio il caso di Juliette (o Giulia) Colbert de Maulevrier, sposa del marchese Carlo Tancredi Falletti e artefice, con il Conte Cavour e altri importanti protagonisti, della nascita del Barolo.

Illuminante e più concreta la cronaca dei giorni nostri che ci informa su figure di produttrici e imprenditrici che con creatività, competenza e innovazione stanno rivoluzionando l’intero settore.

Come riporta l’ultimo rapporto Cribris, il numero delle aziende vitivinicole gestite da donne ha ormai superato il 25% del settore primario italiano producendo, insieme alle imprenditrici agricole, il 28% del PIL agricolo. Una rivoluzione, iniziata a metà degli anni ‘80, che oggi interessa tutta Italia e sempre più le giovani donne.

Le donne di Cantine Rossella: Cesarina, la madre di Paolo e Roberto

Ma ancor più significativo e affascinante ci sembra l’apporto fornito dalla donna in seno al nucleo famigliare, nelle piccole aziende agricole e in particolare vitivinicole, che costituiscono la ricchezza economica e culturale del paese Italia. Donne solo in apparenza “un passo indietro” ma, nella realtà dei fatti, abili “manager” di nuclei famigliari, che sono un tutt’uno con realtà aziendali.

Un luminoso esempio di questo fenomeno tutto italiano lo abbiamo in casa.

La Famiglia Rossella

La mamma di Paolo e Roberto Rossella, la signora Cesarina Indulgenti, classe 1932, da sempre presente nella storia delle Cantine Rossella, attraverso la sua storia e la sua personalità, costituisce un costante punto di riferimento per la propria famiglia. Ed è tale l’amore che ha sparso intorno a sé che desideriamo lasciare la parola direttamente ai figli, poiché noi non riusciremmo ad esprimerci con altrettanta efficacia.

“Nata il 25 gennaio del 1932 a Casa Cristina, una piccola frazione del comune di Castana (PV), Cesarina dai 14 ai 20 anni ha fatto la mondina nelle risaie in Lomellina ed aiutava anche suo papà Roberto in campagna.

Cesarina conosce Simone Rossella all’età di diciotto anni, diventandone la moglie nel 1957. 

Da quel momento iniziò ad aiutarlo nei lavori in cantina facendo un po’ di tutto: riempiva le damigiane, aiutava a preparare e organizzare i carichi, imbottigliava. Ben presto divenne per lui  un punto di riferimento non più solo in famiglia, ma anche in cantina.

Quando poi Simone è venuto a mancare, ha continuato ad aiutare noi (fino a qualche anno fa) in cantina, dandoci consigli e dritte su come portare avanti la nostra azienda, ricordandoci, però, di mantenere intatta la qualità dei vini e i principi su cui si fondano le Cantine Rossella. 

Cesarina è una colonna portante della nostra famiglia: noi figli dobbiamo ringraziarla per i valori che ci ha trasmesso e per continuare ogni giorno a ricordarci che non esiste niente di più importante della famiglia. 

Ella è una persona riservata, tranquilla, sempre disponibile e dolce. Appassionata di piante e giardinaggio, ama i documentari sulla natura e gli animali e  le piace occuparsi del proprio orto. 

La mamma  è anche una cuoca provetta, passione trasmessale da sua nonna che era una cuoca e, ancora oggi, cucina per tutti noi piatti prelibati e vizia i propri nipoti preparandogli i loro piatti preferiti. 

Ha un buonissimo rapporto con i propri nipoti, che infatti l’adorano”.

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