Chi è e cosa fa un sommelier?

sommelier

Più volte in questo blog abbiamo ricordato la figura del sommelier: anche di recente, a proposito della nuova sezione del sito, Incontri DiPiù, inaugurata la scorsa settimana.

Ma cosa rappresenta esattamente questa figura? E qual è il ruolo del sommelier?

Affrancatosi, ormai da tempo, dal limitato compito riservatogli nelle sale dei ristoranti, ricopre, oggi, un ruolo molto più complesso. Il suo compito di intermediario tra il mondo della produzione e quello del consumo conosce, attualmente, diverse e complesse declinazioni. Resta, per ovvi motivi, essenziale il ruolo svolto nei ristoranti, soprattutto quando ci si riferisce a esercizi di ristorazione di alto livello, ma oggi allarga la sua presenza al settore della divulgazione e della comunicazione a tutto tondo. 

Michela Farina, sommelier AIS

Troviamo sommelier attivi nelle cantine più importanti, impegnati nell’accoglienza dei clienti e dei visitatori, ma anche (in possesso di ulteriori competenze) operanti nelle redazioni di riviste specializzate o siti di settore, senza dimenticare l’attività – in aumento – degli “influencer”, autori di post e pubblicazioni on line, spesso molto divertenti e di immediata fruibilità. 

Anche nel campo della ristorazione, peraltro, il suo ruolo non è certo limitato alla mescita del vino (mansione tra l’altro così distante dalla originaria etimologia del nome: voce francese – saumalier in antico provenzale, propriamente ‘conduttore di bestie da soma’: attraverso l’ipotetica forma sommerier viene da somier ‘animale da soma’), ma svolge compiti del tutto manageriali, attinenti alla gestione della cantina, sotto il profilo logistico, economico-finanziario e, naturalmente, qualitativo. 

Questa evoluzione in termini di crescita professionale e di competenze deve molto alla qualità delle scuole di sommellerie che, negli ultimi decenni, hanno adeguato via via le proprie offerte di studio e approfondimento, teoriche e pratiche, alle esigenze di qualità, in costante aumento in questo settore.

Diverse offerte formative

Chi scrive è una sommelier AIS (Associazione Italiana Sommelier) che viene unanimemente considerata tra le migliori (se non la migliore) offerte in proposito, per completezza e approfondimento dei propri programmi di studio. Questa evidenza è testimoniata dalla presenza di AIS nelle principali manifestazioni anche istituzionali e legate al mondo enologico.

formazione sommelier

Ma esistono sul mercato molte altre realtà (Fisar, Onav ecc.) che propongono attività di studio che permettono di avvicinarsi a questo mondo con consapevolezza. L’aspetto più interessante è rappresentato dalla possibilità di avviare uno studio finalizzato alla costruzione di una professione oppure, più semplicemente, approfondire un interesse personale, per puro diletto.

Quasi tutte le associazioni, infatti, si articolano su più livelli, ognuno dei quali relativi a diversi gradi di approfondimento: viticoltura, enologia, denominazioni nazionali e internazionali, abbinamenti enogastronomici. Chi si avvicinasse, quindi, a questo mondo spinto da interesse hobbistico o per curiosità, potrebbe scegliere di proseguire (solo completando tutti i livelli con un esame finale si può aspirare al titolo) o fermarsi all’aspetto che più lo incuriosisca.

Quanto ci preme sottolineare è come, oggi, il mondo del vino abbia visto riconosciuta la ricchezza culturale che lo contraddistingue e la sua complessità. Ma, soprattutto, ci piace sottolineare un concetto-chiave che accomuna queste associazioni, qualunque si scelga di frequentare: il concetto di conoscenza, che fa il paio con consapevolezza. Essa fa da stimolo e da sprone per la ricerca della qualità da parte della produzione e per un consumo consapevole da parte dell’utente. Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una diminuzione del consumo pro capite di vino a fronte di una sempre in aumento richiesta di qualità.
E, a noi di Cantine Rossella, questo non può che far piacere.