Bonarda dell’Oltrepò Pavese nella storia

Bonarda dell'Oltrepò Pavese

Questa volta siamo nella storia.

Non quella con la S maiuscola, quella dei Barolo, dei Barbaresco, dei vini “dei re” ma la storia del “popolo”.

Croatina
Uvaggio: Croatina

Bonarda dell’Oltrepò Pavese nella storia dei “piccoli”.

La storia del contadino, del suo rientro a casa dopo una giornata di lavoro duro e non sempre gratificante, del suo godere di piccole cose, come un bicchiere di vino: sì, ma quello buono.

La storia dell’uomo semplice che tiene via il vino per il matrimonio del figlio: sì, ma quello buono.

La storia del piccolo viticoltore, che mette in vendita il vino più richiesto, ma tiene per sé quello che ha curato con amore a partire dalla barbatella, che ha ereditato dal proprio genitore, quello della vigna vecchia, con un gusto che sa di famiglia.

Bonarda dell’Oltrepò Pavese vivace che sa di casa.

La Bonarda vivace, da sempre simbolo dell’Oltrepò Pavese, quasi diventandone sinonimo.

La Bonarda vivace dell’Oltrepò Pavese che può essere amabile o secca ma sempre dal sapore di casa, di festa famigliare, di abbinamenti col cibo dell’infanzia, di focolare, di nonna, di condivisione.

La Bonarda nella versione identitaria e quanto mai territoriale di

Bonarda DOC – Il richiamo del daino

  • Uvaggio: Croatina
  • Temperatura di servizio: 16-18°C
  • Occhio: Rosso porpora con spuma cremosa
  • Naso: Intenso, note di geranio, di frutta (ribes, fragoline)
  • Bocca: Abboccato, poco tannico, sapido.
  • Tenore alcolico: 12,50% Alc. /Vol.

Bonarda dell’Oltrepò Pavese: con cosa la abbiniamo?

Con tutta la cucina BUONA, della tradizione, quella di tutti i giorni, servita su piatti spaiati e, a volte, sbeccati, ma che ci appartengono, come la tovaglia a fiorellini, profumata di casa. Con gli antipasti di salumi, col risotto con la salamella, col pollo arrosto, con le verdure passate sulla griglia; ma anche con la frittata della pasta rimasta dalla sera prima, col panino con la mortadella per fare in fretta, con l’insalatona e il parmigiano per restare leggeri.

Purché sia Bonarda dell’Oltrepò Pavese vivace.