Il bicchiere giusto per ogni tipo di vino

bicchiere giusto

Dimmi che vino bevi e ti dirò qual è il bicchiere giusto: la nostra sommelier Michela consiglia come far sempre bella figura.

Perché serve il bicchiere giusto?

Una questione fino a ieri appannaggio di addetti ai lavori, sommelier e professionisti della ristorazione, è divenuta oggi oggetto di attenzioni e di interesse in costante aumento: la capacità di scegliere il bicchiere adatto per ogni tipo di vino. Ma è davvero così importante?

Fu il professor Claus J. Riedel, negli anni ’70, il primo designer a scoprire che il bouquet, il gusto e l’equilibrio dei vini sono influenzati dalla forma del calice in cui vengono consumati.

Da allora è stato un crescendo di studi sul rapporto tra caratteristiche dei vini e forma, struttura, materiali del bicchiere, che ne esprimessero appieno il potenziale.

Naturalmente occorre sempre ricordare che ognuno è libero di utilizzare il bicchiere che preferisce, cercando magari, a fronte di un acquisto, di scegliere un tipo di bicchiere che si adatti a diversi tipi di vino, così da ottimizzare la spesa.

Tuttavia, può essere utile, nonché piacevole, avere a portata di mano una piccolo prontuario che ci guidi negli acquisti e nelle scelte. Anche se va fatta una distinzione sostanziale tra un bicchiere che sia strumento di “lavoro” (per sommelier, degustatori, giornalisti enogastronomici ecc.), e un bicchiere che sia anche oggetto con importante valenza estetica, materia di arredo e di design.

bicchiere giusto

Ad ogni bicchiere il suo vino

Se vogliamo cimentarci in una degustazione corretta del vino alcune caratteristiche dovrebbero essere rispettate: il bicchiere deve essere di cristallo trasparente, sottile, senza colori o decori, inoltre dotato di uno stelo sottile e allungato, che ne consenta un’impugnatura che non influisca sulla temperatura del vino (si dovrebbe evitare, nel lavaggio, l’utilizzo di detersivi aggressivi).

In generale, i fattori che influenzano la scelta del bicchiere sono:

  • Colore e trasparenza, per la corretta valutazione dei colori e della limpidezza dei vini, nonché dei componenti glicerici.
  • Diversa ampiezza del calice, a seconda dell’intensità e della persistenza dei profumi e dell’evoluzione e struttura.

Quindi se il vino possiede un modesto impatto olfattivo, come nei vini bianchi e rossi giovani, il bicchiere non dovrà essere molto ampio, per evitarne la dispersione.

Per i vini più profumati o più strutturati, sia vini bianchi e rossi che abbiano seguito delle operazioni di affinamento o invecchiamento, sia vini giovani, ma ottenuti da vitigni aromatici o più complessi e ricchi sul piano olfattivo e degustativo, esso sarà ampio, per permettere la piena percezione dei profumi, e una adeguata ossigenazione.

Qualche esempio?

Le nostre Barbera e Bombarda, ma anche i nostri Riesling e Pinot Grigio, sono perfetti se degustati in un funzionale calice a tulipano.

Per poter godere appieno, invece, del profilo organolettico del nostro Rosso 3 Grappoli, sarà necessario il classico ballon.

Per i profumatissimi Moscato e Sangue di Giuda la coppa sarà nostra validissima alleata.

Infine un discorso a parte merita la flûte, esclusivamente dedicata agli spumanti, per la sua forma allungata, perfetta per l’inanellarsi delle catenelle di anidride carbonica, che, in questo modo, si preservano intatte fino ad arrivare al nostro naso.