Buttafuoco DOC Oltrepò pavese: quando la tradizione non è solo folklore ma espressione dell’identità di un territorio.
Uve del Buttafuoco DOC Oltrepò Pavese
L’uvaggio, (Barbera 25-65%, Croatina 25-65%, e Uva rara max 45%) è comune ad altri iconici vini pavesi come il Barbacarlo ma anche, spostandosi di poco, il Gutturnio e il San Colombano.
Non poteva essere altrimenti: il loro assemblaggio raggiunge livelli di eccellenza soprattutto in alcune microaree.
Zone vocate alla produzione di Buttafuoco DOC Oltrepò Pavese
Una di queste è Santa Maria della Versa.
Il sottosuolo, di argilla e arenaria, insieme al clima ventilato e impreziosito da rilevante escursione termica, regala al vino corpo, tannicità e una bella freschezza grazie alla quale si raggiungono livelli impensati di longevità.
Caratteristiche organolettiche
Uvaggio: Barbera, Croatina, uva rara
Temperatura di servizio: 18-20°C
Occhio: rosso rubino vivace con riflessi violacei
Naso: intenso con sentori di confettura di ribes e sfumature speziate
Bocca: corposo, intenso, di buona persistenza
Tenore alcolico: 13,00% Alc. /Vol.
Buttafuoco DOC Oltrepò Pavese
Abbinamenti enogastronomici del Buttafuoco DOC Oltrepò Pavese
Come lo abbiniamo?
Con i piatti tipici di questa stagione: arrosti, selvaggina, pasta con ricchi ragù e, naturalmente, formaggi e salumi.
Potrebbe rappresentare un ottimo compagno dei secondi sulla tavola natalizia!
E mi raccomando: stappatelo 30 minuti prima di servire.
Origini del nome Buttafuoco.
Infine, una curiosità sul nome.
Le origini di questo strano nome rimandano addirittura al poeta milanese Carlo Porta che diede l’appellativo “Butafeug” ad un vino proveniente da Stradella caratterizzato da un intenso corpo e rilevante acidità, tanto da sentirsi “bruciare” la bocca.
Oggi per fortuna le sue caratteristiche sono cambiate, e Il Buttafuoco è considerato ormai un piacevole compagno per tutta la cena.
Non l’hai ancora provato?
Può essere questo il momento giusto con Buttafuoco DOC – Orma del lupo.